Capolavori Gialli Mondadori N 0091 La Legge Dei Quattro by Edgar Wallace

autore:Edgar Wallace [Wallace, Edgar]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Regolamento per le prigioni di Sua Maestà.

Abbassò lo sguardo per esaminarsi. Evidentemente era andato a letto con i calzoni e le calze; i suoi pantaloni erano di stoffa ruvida, gialla e marchiata con delle righe nere ormai sbiadite. Si trovava in prigione! Da quanto tempo era lì?

- Avete intenzione di comportarvi bene, oggi? - domandò cortesemente il carceriere. - Non vogliamo sopportare ancora quelle scene che avete fatto ieri!

- Da quanto tempo sono qui? - gracchiò Ballam.

- Lo sapete da quanto tempo siete qua. Siete qua da tre settimane.

- Tre settimane! - sospirò affannosamente Ballam. - Di cosa sono accusato?

- Ora non cominciate quel gioco con me, Ballam - disse il carceriere, cortesemente. - Sapete che non sono autorizzato a parlare con voi. Tornatevene a letto e dormite. A volte, sapete, penso che voi siate veramente così matto come sostenete di essere.

- Mi sono comportato... male? - domandò Ballam.

- Male? - Il carceriere alzò di colpo la testa. - Io non ero ad assistere al vostro processo, ma mi hanno riferito che vi siete comportato come se foste un demente, sul banco degli imputati, e quando il giudice dichiarò che avevate meritato la pena di morte...

- Mio Dio! - strillò Ballam, e ricadde all'indietro sul letto, bianco e sofferente. - Sono stato condannato a morte! - Riuscì con fatica a pronunciare le parole. - Che cosa ho fatto?

- Avete ucciso una giovane ragazza, lo sapete - disse il carceriere. - Mi sorprendo di voi, che cercate di prendermi in giro dopo che siamo stati così buoni amici, Ballam. Perché non vi tranquillizzate e accettate con fierezza la vostra punizione, come farebbe un vero uomo?

Vi era un calendario sopra la sedia del carceriere.

- Dodici di aprile - lesse Ballam, e avrebbe voluto strillare ancora, perché era il primo di marzo quando aveva incontrato il misterioso forestiero. Egli si ricordava tutto ora. Bal! La droga che rendeva folle l'uomo.

Si alzò in piedi.

- Voglio vedere il governatore! Voglio dirgli la verità! Sono stato drogato!

- Ora, voi ci avete già detto tutta questa storia - disse il carceriere con un'aria rassegnata. - Quando avete ucciso la giovane ragazza...

- Quale giovane ragazza? - strillò Ballam. - Non la Maggiore! Non ditemi che...

- Voi sapete benissimo che avete ucciso proprio lei - rispose il carceriere. - Che senso ha fare tutta questa confusione? Ora tornatevene a letto, Ballam. Non vi può fare bene per nessun motivo scatenare un putiferio questa notte, come in nessun'altra notte al mondo.

- Voglio vedere il governatore! Posso scrivergli?

- Potete scrivergli, se lo desiderate - e il carceriere indicò il tavolino.

Ballam si trascinò barcollante verso il tavolo e si sedette tremante su una sedia. Vi era una mezza dozzina di fogli di carta blu per appunti, con l'intestazione in nero: "H.M. Prigione, Wandsworth, S.W.1."

Era nella prigione di Wansworth! Si guardò intorno ed esaminò la cella. Non sembrava proprio una cella, eppure lo era. Era così orribilmente spoglia e la porta sembrava molto pesante. Non aveva mai visto una cella prima di allora in tutta la sua vita e naturalmente era diversa da come se l'era immaginata.

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